Valtellina Ecoricicli
Cernita, trattamento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi

Rifiuti dell’attività edilizia

 

Un grosso problema per le strade comunali periferiche aridosso delle zone 167, per i terreni privati incolti e non recintati e per le vecchie cave dismesse è rappresentato dall’abbandono incontrollato dei rifiuti speciali di demolizione edile.

Infatti molto spesso si notano grandi estensioni incolte, in attesa di attuazione di piani edificatori, trasformate in discariche o depositi incontrollati di rifiuti di demolizione edile, di massicciate stradali e di materiali di risulta da scavo e rocce.

Successivamente alla entrata in vigore del D.L.vo 152/2006, la Regione Puglia ha regolamentato la gestione dei materiali di risulta da scavo, delle rocce e dei rifiuti di demolizione edili avviati alla procedura del riutilizzo.

( articolo 1 del regolamento ) Terre e Rocce da scavo - Detti elementi risultanti da lavori di scavo sono stati esclusi dalla normativa sui rifiuti ( art. 186 del D.Lgs.vo n° 152/2006)Tali materiali vengono utilizzati per le opere di reinterro e riempimento di aree non più utilizzate per le attività estrattive. Tenuto conto della non correttagestione di tale particolare rifiutoda parte delle ditte edili, dellenorme statali successive al D.L.22/97, che meglio hanno disciplinatole rocce e terre da scavo e delregolamento regionale per lagestione dei materiali edili, prodotto dall’assessorato all’ecologia della Regione Puglia, si èritenuto opportuno parlare in maniera specifica di questa tipologia di rifiuto, delle terre e rocce di risulta da scavo e delle procedure finalizzate al riutilizzo di detti materiali in caso di reinterro.

 

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