Valtellina Ecoricicli
Cernita, trattamento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi

I rifiuti speciali non pericolosi

 

Nel 2005 la produzione dichiarata di rifiuti speciali non pericolosi ammontacomplessivamente a 778.000 t registrando un calo di circa 300.000 t dovuto inmaniera quasi equivalente ai rifiuti primari (diminuzione del 43%), su cui era daattendersi il maggior effetto dell’esonero introdotto dal D.Lgs.152/06, e ai rifiuti dagestione acque e rifiuti (diminuzione del 47%).

I rifiuti “primari” possono essere definiti come quei rifiuti derivanti da attivitàproduttive e di servizi (escluso gestione acque fuori sito e rifiuti).

Si preferisce osservare separatamente sia i rifiuti inerti sia quelli derivanti dalla gestione acquefuori sito e rifiuti (rifiuti “secondari”) poiché i primi non sono mai stati oggetto diobbligo di dichiarazione MUD e il dato è, di conseguenza, sottostimato mentre isecondi (che derivano, in larga maggioranza, dal trattamento di rifiuti solidi o liquidi)possono essere sovrastimati (nonostante le bonifiche messe in atto) in considerazione dei passaggi da sito a sito, e presentano un andamento più variabile in relazione allatipologia di attività che li origina (in larga maggioranza attività conto terzi).

Va comunque precisato che la suddivisione dei rifiuti prodotti nelle tre macrocategorieindicate è effettuata sul criterio della codifica CER che individua nella categoria 17 irifiuti inerti e nella categoria 19 i rifiuti da trattamento acque e rifiuti pertanto i rifiutiprimari sono individuati da tutte le restanti categorie CER.

Teoricamente l’estrazionedei dati secondo la codifica dell’attività economica dichiarata sul MUD sarebbe più pertinente per quest’analisi approfondita se, nel tempo, queste informazioni non sifossero dimostrate meno affidabili in quanto affette da numerosi errori poi amplificati dal cambio di codifica ATECO dal 2004, che richiedono un riconsolidamento dellabanca dati non ancora effettuato. Ne consegue che nella produzione dei rifiuti“primari” ricadono anche i rifiuti dei gestori acque e rifiuti che nel processomantengono i CER originari (ovvero diversi dal 19*).

Con queste premesse, delle 778.000 t. dichiarate in produzione nel 2005 in Provincia di Pisa, il 34% è associabile a rifiuti “primari”, il 14 % ai rifiuti inerti ed il 52 % ai rifiutida trattamento acque e rifiuti.

 

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